L'importanza della vaccinazione nei conigli

"Devo vaccinare il mio coniglio?": la risposta è sì!

Le vaccinazioni sono fondamentali per proteggere il tuo coniglio da gravi malattie infettive e per prevenire la trasmissione di infezioni pericolose ai suoi simili. Anche se il tuo coniglio vive in casa, è esposto al rischio di malattie trasmesse da punture di insetti come le zanzare.

Quanti anni deve avere un coniglio per essere vaccinato?

I conigli possono essere vaccinati a partire dalle cinque settimane di età.

Con quale frequenza dovrebbero essere vaccinati i conigli dopo la prima vaccinazione?

In Clinica Veterinaria dei Giovi consigliamo la somministrazione di vaccinazioni di richiamo per i conigli ogni 6-12 mesi successivamente alle prime vaccinazioni e a seconda delle caratteristiche epidemiologiche e delle opzioni vaccinali disponibili sul mercato. Attualmente in Italia è disponibile un vaccino con somministrazione annuale.

Da quali malattie protegge il vaccino del coniglio?

Le vaccinazioni nel coniglio sono formulate per fornire protezione contro le seguenti malattie infettive:

  • Mixomatosi (appartenente alla famiglia dei Poxviridae, genere Leporipoxvirus)
  • Malattia emorragica virale del coniglio 1 (RHD1) (appartenente alla famiglia delle Caliciviridae)
  • Malattia emorragica virale del coniglio 2 (RHD2)

Di quale documentazione ho bisogno se il mio coniglio è già stato vaccinato?

Se il tuo coniglio è già stato vaccinato assicurati di avere il libretto delle vaccinazioni per portarlo dal tuo veterinario specialista.

QUALCHE INFORMAZIONE IN PIÙ

MIXOMATOSI

La mixomatosi è una malattia virale che colpisce conigli domestici e selvatici causando alta mortalità.
Il virus ha origini nell'America del Sud ed è stato deliberatamente introdotto in Europa e in Australia con l'obiettivo di ridurre la popolazione di conigli selvatici.

Tra le specie più ricettive c’è il coniglio selvatico europeo (Oryctolagus cuniculus), le lepri invece mostrano una minore suscettibilità alla malattia.

SINTOMI

Nella fase acuta, dopo un periodo di incubazione di 2-5 giorni, gli animali manifestano sintomi quali congiuntivite purulenta, blefarite, fotosensibilità e un edema tumescente nel capo noto come "testa leonina". Dopo aver contratto il virus i conigli mostrano un progressivo indebolimento, diventano anoressici e spesso muoiono entro 5-7 giorni.

La forma cronica della malattia si manifesta principalmente durante un'epidemia e i sintomi clinici sono meno diffusi rispetto alla forma acuta: nei conigli colpiti si osservano lesioni nodulari ulcerose con formazione di croste. L’aspetto positivo è che, in alcuni casi, i conigli riescono a guarire spontaneamente.

EPIDEMIOLOGIA

L'agente patogeno può essere trasmesso sia in modo diretto che indiretto, attraverso zanzare e pulci, oppure mediante le secrezioni.

DIAGNOSI

La diagnosi viene stabilita mediante specifici esami di laboratorio, come l'identificazione molecolare dell'agente patogeno su campioni cutanei alterati dai mixomi o tamponi.

MALATTIA EMORRAGIA VIRALE

La malattia emorragica virale è una patologia virale acuta altamente contagiosa. Colpisce sia conigli selvatici che domestici portandoli spesso alla morte. Va sottolineato però che non costituisce un pericolo per l'uomo.

Questa malattia è emersa per la prima volta in Cina nel 1984 diffondendosi successivamente verso ovest e propagandosi a livello mondiale. Nel 2010 in Francia è stata identificata per la prima volta una nuova variante del virus, denominata RHDV-2, la quale ha successivamente trovato diffusione in vaste regioni dell'Europa.

SINTOMI

I sintomi includono apatia, febbre, difficoltà respiratorie, disturbi della coordinazione e tremore. Purtroppo, spesso, gli animali colpiti vengono trovati morti senza segni evidenti di alterazioni precedenti.

Nei casi di infezione con la variante virale RHD-1° la malattia può manifestarsi in una forma più lieve e gli animali hanno la possibilità di guarire spontaneamente.

EPIDEMIOLOGIA

La malattia emorragica virale si diffonde principalmente attraverso il contatto fisico diretto tra gli animali, coinvolgendo secrezioni corporee come feci e urina che contengono l'agente patogeno. Inoltre, la malattia può essere trasmessa anche in modo indiretto, per esempio attraverso il foraggio, la lettiera o i peli contaminati.

DIAGNOSI

La certezza della diagnosi si ottiene in laboratorio mediante l'esecuzione di test specifici finalizzati all'identificazione e caratterizzazione virale.

In Clinica Veterinaria dei Giovi ci prendiamo cura del tuo coniglio, prenota ora la visita!